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Tele Maria
UNA TELEVISIONE DONO DI MARIA
Trasmissioni Internazionali mediante la Rete Internet - www.telemaria.it

Visibile anche nei televisori e nei cellulari - Possibilità di trasmissioni in diretta - Palinsesto quotidiano consultabile
Trasmette tutto ciò che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode (Fil.4,8)
Notiziario periodico di Tele Maria /5-2015
Ancona, domenica 18 gennaio 2015
A cura del Prof. Giorgio Nicolini - Tel,/Fax 071.83552 - Cell. 339.6424332
Posta Elettronica: direttore@telemaria.it - Sito Internet: www.lavoce.an.it
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UN PROGETTO DIVINO DI SALVEZZA CHE ATTRAVERSA I SECOLI
GERUSALEMME-ROMA-NAZARETH-TERSATTO-LORETO-Lourdes-Fatima-ANCONA-MEDJUGORJE
NELLA PROSPETTIVA DEL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA 
ANCONA, CITTA' DELLA FEDE, ED I SUOI SANTI
Ancona è ricca di testimonianze religiose davvero rare, al punto da essere definita "Città della Fede", per il motivo di essere stata tra le primissime città al mondo a ricevere, ad abbracciare ed a diffondere la Fede Cristiana, circa nell'anno 35, proprio immediatamente dopo la Morte e la Risurrezione di Gesù Cristo. Le storie di molte reliquie e di molti Santi legati alla città sono state raccolte - e indicate con il collegamento in Internet - nel Calendario 2015 di Tele Maria - Scarica e diffondi liberamente in Internet (Siti, Facebook, Twitter, Linkedin, ecc,) il Calendario 2015 di Tele Maria dall'indirizzo:
www.telemaria.it/CalendarioTeleMaria2015.pdf
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18-25 gennaio 2015
SETTIMANA DI PREGHIERA DELL'UNITA' DEI CRISTIANI

LA SANTA CASA DI NAZARETH
TESTIMONE "CATTOLICA"
E CENTRO DELL'UNITA' DEI CRISTIANI

MARIA E' MADRE "CATTOLICA" DI TUTTI I CRISTIANI!...
18-25 gennaio 2015:
SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI


MARIA, MADRE "CATTOLICA" DI TUTTI I CRISTIANI
UN SOLO SIGNORE, UNA SOLA FEDE, UN SOLO BATTESIMO
(Ef.4,4)

“UT UNUM SINT”
(Gv.17,20-21)

“Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato”
(Gv.17,20)


DALLA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI PER LA SANTA CASA DI LORETO
Santa Maria, Madre di Dio, ti salutiamo nella tua casa. Qui l’arcangelo Gabriele ti ha annunciato che dovevi diventare la Madre del Redentore; che in te il Figlio eterno del Padre, per la potenza dello Spirito Santo, voleva farsi uomo. Qui dal profondo del tuo cuore hai detto: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,38). Così in te il Verbo si è fatto carne (Gv.1,14). Così tu sei diventata tempio vivente, in cui l’Altissimo ha preso dimora corporalmente; sei diventata porta per la quale Egli è entrato nel mondo. Qui, hai pregato con Lui, con le antichissime preghiere d’Israele, che allora diventavano parole del Figlio rivolte al Padre, cosicché ora noi, in queste preghiere, possiamo pregare insieme col Figlio e siamo uniti al tuo pregare, santa Vergine Madre. “Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv.17,20).

DALLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO
LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE


E IL VERBO SI FECE CARNE NEL GREMBO DI MARIA
NELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO


TUTTI LA’ SONO NATI
(Sal.87,2)


MARIA E’ MADRE “CATTOLICA” DI TUTTI I CRISTIANI!...

Il Papa San Giovanni Paolo II, in occasione del VII Centenario della Traslazione della Santa Casa di Nazareth a Loreto, nel 1994, così si esprimeva nella sua “Lettera” scritta per la circostanza: “San Leone Magno diceva che “i figli della Chiesa sono stati generati con Cristo nella sua nascita” (Sermo VI, 2, PL 54, 213) e la Lumen Gentium afferma, a sua volta, che Maria “è veramente madre delle membra di Cristo, perché cooperò con la carità alla nascita dei fedeli della Chiesa, i quali di quel capo sono le membra” (n.53). Questo viene a dire che il sì di Maria fu, in qualche modo, anche un sì detto a noi. Concependo il capo, ella “concepiva”, cioè, alla lettera “accoglieva insieme con lui”, almeno oggettivamente, anche noi, che siamo le sue membra. In questa luce la Santa Casa nazaretana ci appare come la Casa comune nella quale, misteriosamente, anche noi siamo stati concepiti. Di essa si può dire ciò che un salmo dice di Sion: “Tutti là sono nati” (Sal.87,2)”.
Annunciazione
LA SANTA CASA DI LORETO
E' LEGATA ALLA NASCITA DELLA CHIESA CATTOLICA
E QUINDI E' LEGATA ALLA NASCITA DI TUTTI I CRISTIANI

La devozione verso la Santa Casa di Loreto assume nella nostra epoca di crisi un profondo significato. La Domus Mariae per molte ragioni è intimamente legata alla nascita della Chiesa Cattolica. Infatti:
1) Essa fu il tempio dell’Incarnazione. Tra queste Sacre Mura fu concepito e crebbe Gesù Cristo, fondatore e capo della Chiesa.
2) Essa fu la Casa di Maria, cioè della creatura che, secondo i teologi, è l’esemplare che realizza in sé nel modo più perfetto la Chiesa e alla quale perciò la Chiesa stessa è configurata.
3) Essa fu la culla della Chiesa nascente, perché Maria, dopo avervi custodito nel suo Seno lo stesso Verbo, e averne conservato gelosamente nel Cuore tutti i detti e i fatti, in questo luogo, dopo la Risurrezione, trasmise agli Apostoli la dottrina del Divino Maestro, sostenendo e confermando la loro fede.
4) Tra queste Mura, infine, secondo la tradizione, fu celebrato per la prima volta il Divino Sacrificio. Ancora oggi è conservato, nella Santa Casa, l’Altare degli Apostoli, miracolosamente traslato con essa; nel luogo stesso in cui la SS.ma Vergine aveva fatto discendere per la prima volta sulla terra Gesù Cristo, San Pietro vi pronunciò le parole della Consacrazione, che ancora oggi si ripetono in ogni Santa Messa.
(Roberta Mochi, “Radici Cristiane”, novembre 2005, redazione@radicicristiane.it
 
IL VESCOVO DI ANCONA MONS. EDOARDO MENICHELLI CREATO CARDINALE

UN NUOVO DONO DI DIO E DI MARIA PER LA CHIESA DI ANCONA
PRIMOGENITA DELLA CATTOLICA RELIGIONE

Ankon Dorica Civitas Fidei
Qual è il motivo di quel motto inciso da secoli e secoli nello stemma comunale, “Ancon dorica Civitas Fidei”? -  “Ancona, Città della Fede”: ciò per il fatto di come questa città abbia usufruito di privilegi unici da parte di Dio e della Vergine Maria e sia stata plasmata e impregnata per due millenni dalla Fede Cristiana, con una ricchezza di miracoli, di Santi e di Reliquie, uniche al mondo: basti pensare alla sola Santa Casa di Nazareth a Loreto, “miracolosamente” collocata da Dio nel territorio anconitano. Si scriveva, in proposito, nel lontano 1842, in un “Catalogo” illustrante le “Reliquie che si conservano nella Cattedrale di Ancona”: “Fra le molte considerabili Reliquie, che in questo Santuario si conservano, son degni di particolar ricordanza tutte quelle degli istrumenti della Passione di N.S.G.C. ed in particolar modo parte della punta della Lancia, e della Croce, una Spina, e grossa parte d’un Chiodo. Oltre quelle di tutti gli Apostoli, Reliquia atta essa sola ad illustrare qualunque Chiesa si è l’intero Capo di San Giacomo minore Apostolo, e consobrino (= cugino) del Redentore. Merita ancora particolar menzione il destro Piede di Sant'Anna madre della gran Madre di Dio, non che il pezzo di Sasso, con cui fu lapidato il Protomartire Santo Stefano, per mezzo della qual Reliquia Ancona può assolutamente dirsi  primogenita della cattolica religione nella più bella parte del mondo(cfr. in Internet l’intero Catalogo delle reliquie all’indirizzo: www.lavocecattolica.it/reliquie.ancona.htm).
 

DAL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA
(Compendio, n.168 e n.162)
CHI APPARTIENE ALLA CHIESA CATTOLICA?
Tutti gli uomini in vario modo appartengono o sono ordinati alla cattolica unità del popolo di Dio. E’ pienamente incorporato alla Chiesa cattolica chi, avendo lo Spirito di Cristo, è unito ad essa dai vincoli della professione di fede, dei sacramenti, del governo ecclesiastico e della comunione. I battezzati, che non realizzano pienamente tale cattolica unità, sono in una certa comunione, sebbene imperfetta, con la Chiesa Cattolica.
DOVE SUSSISTE L’UNICA CHIESA DI CRISTO?
L’unica Chiesa di Cristo, come società costituita e organizzata nel mondo, sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal Successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui. Solo per mezzo di essa si può ottenere la pienezza dei mezzi di salvezza, poiché il Signore ha affidato tutti i beni della Nuova Alleanza al solo collegio apostolico, il cui capo è Pietro.
 
IL BATTESIMO “COMUNE” A TUTTI I CRISTIANI
CHE LI RENDE FRATELLI IN CRISTO, IL FIGLIO DI DIO
 Il 20 gennaio di tanti anni fa ricevevo il Santo Battesimo, come ogni altro cristiano in un proprio giorno specifico.  Una occasione per ricordare l’insegnamento della Parola di Dio al riguardo, e la fedeltà alle “promesse” fatte, con “un esame di coscienza”…
Prof. GIORGIO NICOLINI
 
UN NATALE FORSE DIMENTICATO
Da una omelia di Mons. Antonio Ribaldi
www.lavocecattolica.it/certificato.battesimo.htm
      C’è nella nostra vita di Cristiani un giorno - il giorno meraviglioso, mi piace definirlo - in cui siamo “rinati”, ossia abbiamo davvero conosciuto e iniziato il cammino della nostra vita. Nascendo, lo sappiamo tutti, noi veniamo alla vita, un poco come orfani, ossia privati dalla paternità che conta, quella, di Dio, da cui veramente siamo stati creati e che, per natura, è il vero nostro Padre. Pesava su di noi, su tutti noi, l'insopportabile peso di quella cacciata dal Paradiso, che conobbero i nostri padri. Ingannati dal serpente, credettero di essere loro soli la sorgente della vera vita, il fine, l'eternità di gioia: tutte realtà meravigliose, che sono di Dio, Creatore, e non possono mai essere delle creature. Queste al più, per divina bontà possono, come "pianeti", essere illuminate e partecipare della luce del sole. Fu ed è la più grande sofferenza quella di sentirsi "fuori casa", come orfani. Ma l'amore di Dio non volle accettare di essere un Padre distratto, indifferente alla sorte delle sue creature. E il suo amore, che quasi svela il bisogno di avere i figli tutti in casa, nella sua casa, si manifestò nel Natale del Figlio Gesù, fattosi uomo come noi e quindi calato nella nostra miseria. (…)
     Raccontano gli evangelisti che Gesù, dopo 30 anni di vita nascosta, in cui cresceva in età, sapienza e grazia, scoprendo così la volontà del Padre, un giorno si presentò a Giovanni il Battista, che battezzava quanti andavano da lui, nelle acque del Giordano: un battesimo di penitenza, destinato a lavarsi dai peccati. "Convertitevi e fate penitenza" era il grido di Giovanni. Si meraviglia Giovanni della richiesta di Gesù di essere battezzato, ma alla fine cede e lo battezza. "In quei giorni - racconta Marco - Gesù venne al Giordano per essere battezzato da Giovanni. Uscendo dalle acque, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto". Desta molta meraviglia che anche Gesù, come fosse uno di noi, Lui che era Dio, e quindi la perfezione infinita, si comportasse come un peccatore, e non avesse alcuna vergogna di presentarsi a Giovanni per farsi battezzare. In quel momento Gesù volle davvero "mettersi nei nostri panni", come uno di noi, ma certamente non come noi nel cuore, per ancora una volta dimostrare che "incarnarsi" in chi si ama, significa mettersi nei suoi panni. E i nostri sono davvero panni immondi. Ma è anche il momento in cui l'umiltà di Gesù, incredibile per noi, che ci crediamo perfetti come fossimo dèi e non lo siamo, dà luogo alla manifestazione del Padre, che dice apertamente Chi Gesù è: "Tu sei il Figlio prediletto in cui mi sono compiaciuto". Un battesimo che presenta al mondo di ieri e di oggi la vera natura e presenza di Gesù: "Il Figlio prediletto". Ed è come se in quelle acque Gesù abbia deposti tutti i peccati del mondo, purificati tutti gli uomini e quindi riaperte le porte del Cielo.
     Il Padre, così, tornava a tessere la sua storia di amore con noi, ripetendo un giorno nel nostro Battesimo: "Tu sei mio figlio". "Io, il Signore, dice il profeta Isaia, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, perché tu apra gli occhi ai ciechi, e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre" (Is.42,6-7).
     Anche noi cristiani, un giorno, abbiamo conosciuto la gioia del battesimo. Non ho esitazioni nel definirlo, se consideriamo la nostra vita come un ritorno alla casa del Padre, come figli, il vero nostro Natale: quello che conta: quello che va oltre i confini della esperienza eterna e ci fa conoscere l'eternità con Dio; quello che fa di ogni nostro giorno, vissuto da battezzati, alla stupenda luce dell'amore del Padre, una vita che non è più un camminare da orfani senza mèta e senza amore, ma sotto gli occhi di Chi ci ama come un vero papà, Dio.
       Era un sentimento fortissimo, nei nostri genitori, quello di considerare come vero nostro Natale, il giorno del Battesimo. Tanto è vero che venivano battezzati quanto prima: possibilmente il giorno stesso della nascita o i giorni più vicini. Nato il 16 gennaio, tempo di neve, mamma non sopportava che fossi "senza nome, quello dato da Dio nel Battesimo" e quindi pregò papà che mi portasse, nonostante la neve, in Chiesa per essere battezzato. E fui battezzato così, il giorno dopo, festa di Sant’Antonio e mi fu dato nome di Antonio. Anche a me fu consegnata la veste bianca, simbolo di una santità che doveva essere la veste della mia vita: mi fu data una candela, simbolo della luce della parola di Dio, luce ai miei passi: mi furono toccate labbra e orecchi perché potessi sempre dare ascolto a Dio e parlassi parole di Dio.
       Follia? Non credo: direi piuttosto coscienza che quel giorno era il primo giorno festoso della nuova vita. Oggi siamo come travolti da una mentalità errata, che considera il Battesimo una cerimonia svenduta al consumismo. Ossia ci si preoccupa delle esteriorità, mettendo in un angolo la bellezza del sacramento, che si scorda presto. Giustamente mi diceva un giorno un uomo: "Oggi tutto costa: dal Battesimo, alla Prima Comunione, al Matrimonio e persino alla morte. La vita è diventata, in queste solenni circostanze, che dovrebbero tenere lontano ciò che è profano, un grande affare da multinazionale...a spese del bello che viene da Dio". E non gli si può dare torto, se si guarda a come ci si accosta a questi immensi doni del Padre, che dovrebbero essere profondamente il senso della nostra vita.
       C'è lodevolmente nella liturgia di rito ambrosiano, nella Messa, nella liturgia delle Ore, un continuo richiamo al Battesimo, come a ricordarci che è nel Battesimo che siamo entrati nella vita vera e quindi dobbiamo non solo ringraziare, ma impostare la vita sul Battesimo: con quella veste candida che, forse, dobbiamo ritrovare se l'abbiamo smessa, per vestire non si sa quali abiti di mondo: con quella candela accesa, forse caduta di mano e finita chissà dove, facendoci cadere nel buio del cuore che fa tanto soffrire. Dovremmo, almeno iniziando la giornata, quando ci facciamo il segno della croce, ricordarci che non apparteniamo più a questo mondo, come esuli dalla patria celeste, ma siamo figli del Padre, figli dell'eternità beata. Non rimane che riscoprire la bellezza del nostro vero Natale, ossia il giorno del Battesimo e farne "il giorno della vita eterna".
       O Padre, che nel battesimo del Giordano con l'autorità della tua voce e la discesa dello Spirito Santo ci hai presentato solennemente il Signore Gesù, come l'Unigenito che Tu ami, dona a noi, rigenerati dall'acqua e dallo Spirito e divenuti tuoi diletti figli, di vivere senza smarrimenti, secondo il tuo disegno di amore, e ravviva ogni giorno in noi la grazia battesimale.


LA CANDIDA VESTE BATTESIMALE
NELL’INSEGNAMENTO DELLA PAROLA DI DIO
“Che diremo dunque? Continuiamo a restare nel peccato perché abbondi la grazia? E' assurdo! Noi che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere nel peccato? O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione. Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato. Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. Non regni più dunque il peccato nel vostro corpo mortale, sì da sottomettervi ai suoi desideri; non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi tornati dai morti e le vostre membra come strumenti di giustizia per Dio. Il peccato infatti non dominerà più su di voi poiché non siete più sotto la legge, ma sotto la grazia. Che dunque? Dobbiamo commettere peccati perché non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia? E' assurdo! Non sapete voi che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale servite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell'obbedienza che conduce alla giustizia? Rendiamo grazie a Dio, perché voi eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quell'insegnamento che vi è stato trasmesso e così, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia. Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità a pro dell'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione. Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte. Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna. Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore” (Rom.6,1-23).
 
Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo sta scritto: Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini. Ma che significa la parola «ascese», se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose. E' lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. Questo affinchè non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore. Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità
 (Ef.4,4-16).
 
 DA NAZARETH PUO’ MAI VENIRE QUALCOSA DI BUONO?...
(Gv.1,46)
Natanaele è poi divenuto l’Apostolo San Bartolomeo. Egli ricevette da Gesù il più bel elogio: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità” (Gv.1,47). Chissà quante volte San Bartolomeo (Natanaele) avrà meditato nella sua vita all’errore inconsapevole di quella obiezione scettica rivolta a Filippo: “Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?”… Invece, da Nazareth è “venuto” “tutto il bene” per l’Umanità:
·        da Nazareth è “venuta” all’esistenza la Vergine Maria, “concepita” Immacolata nella Santa Casa di Nazareth;
·        da Nazareth è “venuto” all’esistenza Gesù Cristo, il Figlio di Dio, Salvatore degli uomini, incarnatosi nel seno verginale di Maria nella Santa Casa di Nazareth
·        la Santa Casa di Nazareth è “venuta”, infine, a Loreto, dopo varie “traslazioni miracolose” operate dagli angeli del Cielo, dopo essere stata “divelta dalle fondamenta” a Nazareth (secondo l’espressione usata dal Beato Pio IX), e così poter continuare dall’Europa e dall’Italia - quale “reliquia miracolosa” e luogo dell’Incarnazione - l’opera di salvezza di Maria e di Gesù per la Chiesa e per l’Umanità.

DA NAZARETH PERCIO’ E’ “VENUTA” LA SALVEZZA
E TUTTO CIO’ CHE DI BUONO DIO VOLEVA DONARE ALL’UMANITA’
Si potrebbe dire anche oggi, per chi sente parlare della Santa Casa di Loreto con scetticismo:
“VIENI E VEDI” (Gv.1,46),
e riascoltare fra quelle “Sante Pareti” le parole dell’angelo a Maria: “Rallegrati…”.

UN SOGNO DEL VESCOVO DI ANCONA
MONS. EDOARDO MENICHELLI

CHE SI AVVERA IN UNA DIMENSIONE DIVERSA E PIU' UNIVERSALE

POTENDO ORA "CONSIGLIARE" ED "AIUTARE" IL PASTORE DI TUTTA LA CHIESA

IL SOGNO DELL’OTTAVA CHIESA
dalla "Lettera alla Chiesa di Dio che è in Ancona e Osimo" di Mons. Edoardo Menichelli del 2004
NON HO SMARRITO LA DIMENSIONE DEL SOGNO
Siamo tutti immersi dentro una sovrabbondanza di “parole ecclesiali” che non sempre riescono a fare sintesi tra i piani di Dio e le risposte umane perché frequentemente impastate di estetismi verbali e tecnicismi progettuali da... marketing aziendale. Il Signore ci restituisca la capacità di... sognare, di nutrirci di passioni ideali, di soffrire l’inquietudine dello scarto tra i suoi disegni e le nostre realizzazioni. Vi confesso che non ho mai smarrito la dimensione del sogno, che in definitiva è la dimensione che non ci appiattisce nell’abitudine, nella “routine”, nella ripetitività, nella pigrizia, nelle stanchezze psicologiche, nei comodi rifugi mentali. In questa chiave ho riletto l’Apocalisse e le lettere alle sette Chiese. L’apostolo Giovanni in ogni Chiesa rileva peccati, incongruenze, omissioni, disaffezioni, cadute etiche. In sintesi: apostoli “finti”, rarefazione del primo amore, paura delle prove e delle tribolazioni, tradimenti della Parola, cedimenti agli “idoli”, mancanza di vigore nell’annuncio, rivoltante tiepidezza, smisurati orgogli. Pur sapendo che l’itinerario di ogni credente e di ogni Chiesa, è sempre in bilico tra fedeltà e infedeltà, e non ipotizzando ingenui e disincarnati “angelismi”, sogno la mia e nostra Arcidiocesi di Ancona come... l’Ottava Chiesa, quella che Dio stesso sogna. (...). Vi chiedo di condividere questo mio sogno affinché diventi un sogno robusto alimentato dalle energie e dall’impegno di tutti e da tutti partecipato. E nessuno dica: “Io non c’entro”, magari “nascosto” o “consolato” dentro la buca confortevole delle proprie personali, parziali e gratificanti visioni. Riprendere lo stupore di essere servi e figli della Chiesa sposa amata da Cristo Signore. dalla "Lettera alla Chiesa di Dio che è in Ancona e Osimo"
+ Mons. Edoardo Menichelli

(Una "profezia" del Card. Joseph Ratzinger - Benedetto XVI)
La Chiesa si ridurrà di dimensioni, bisognerà ricominciare da capo. Ma da questa prova uscirà una Chiesa che avrà tratto una grande forza dal processo di semplificazione che avrà attraversato, dalla rinnovata capacità di guardare dentro di sé. Perché gli abitanti di un mondo rigorosamente pianificato si sentiranno indicibilmente soli... E riscopriranno la piccola comunità dei credenti come qualcosa di completamente nuovo. Come una speranza che li riguarda, come una risposta che hanno sempre segretamente cercato.
(Dal libro "Dio e il mondo. Essere cristiani nel nuovo millennio", ed. San Paolo, 2001)

LORETO
BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA
PER LA “NUOVA EVANGELIZZAZIONE”
nel tempo dell’“apostasia silenziosa”


Verso la Civiltà dell’Amore profetizzata da Paolo VI
“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali,
e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana".

 (Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)
                               
PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA E DELL’EUROPA
Cuore Misericordioso di Gesù, per l’intercessione della Vergine Immacolata Lauretana, invocata come “Aiuto dei Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della nostra speranza e della nostra implorazione più amorosa: salva la Tua Italia, salva la Tua Roma, salva la nostra Patria, salva la Tua Europa, in quest’ora di confusione, di errore, di orrore, di sbandamento e di decadimento. Tu sai tutto: conosci le rovine morali e spirituali, conosci il disordine civile e religioso, la disgregazione sociale, conosci il dramma e la tragedia delle Nazioni e dei Popoli di questo Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’ che non crolli questo baluardo della Tua Fede. Riaccendi, rianima, risuscita, consolida, o Cuore di Salvezza e di Redenzione, la coscienza più fedele, tutte le energie più buone, le forze più sane, le volontà più sante, contro tutte le forze del male. Schiaccia il Serpente, annienta il Maligno. Non cedergli le anime dei buoni e dei giusti, non permettergli la perdita dei cuori redenti dal Tuo Amore Appassionato, la sconfitta delle forze del bene. Non cedergli le conquiste della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei Tuoi Santi, della Tua Chiesa. Non lasciargli il trionfo in questa Terra di benedizione, in questo Continente sacro al Tuo Cuore e al Tuo Amore. Te ne supplichiamo, per la Bontà Materna della Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che hai posto Guida, Regina e Condottiera della Tua Chiesa e della Tua Società d’Amore.  Amen.
 
LA VERITA' STORICA DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA
Sono stati pubblicati in Internet e sono disponibili e scaricabili i filmati delle trasmissioni andate in onda in “Ètv MARCHE” (45minuti per ogni puntata), con le esposizioni e le spiegazioni del Prof. Giorgio Nicolinidelle innumerevoli documentazioni storiche ed archeologiche comprovanti LA VERITA’ DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA DI NAZARETH attestate con “almeno” cinque “traslazioni miracolose” avvenute tra il 1291 e il 1296: a Tersatto (nell’ex-Jugoslavia), ad Ancona (località Posatora), nella  selva della signora Loreta nella pianura sottostante l’attuale cittadina di “Loreto” (il cui nome deriva proprio da quella signora di nome “Loreta”); poi sul campo di due fratelli sul colle lauretano (o Monte Prodo) e infine sulla pubblica strada, ove ancor oggi si trova, sotto la cupola dell’attuale Basilica.
Gli indirizzi Internet sono i seguenti:
Per l'approfondimento collegarsi all'indirizzo:
http://www.lavocecattolica.it/santacasa.htm


NON OPPORSI AD UN ERRORE VUOL DIRE APPROVARLO
NON DIFENDERE LA VERITA’ VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)
Non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti
(Martin Luther King)
LA SOLIDARIETA' AGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE
E LA LORO LIBERTA' DI INSEGNAMENTO 
ASCOLTA LE DUE INTERVISTE della Prof.ssa VITTORIA AIROLDI dalla RADIO MISSIONE FRANCESCANA di Varese (www.rmf.it) fatte al Prof. GIORGIO NICOLINI e trasmesse il 2/3 e 9/10 gennaio 2015, sull'utilizzo a scuola del filmato "IL GRIDO SILENZIOSO".
Clicca QUI www.telemaria.it/Religione.Nicolini-1.mp3 
e
QUI http://telemaria.it/Religione.Nicolini-2.mp3
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CORRISPONDENZA

CON "LA VOCE CATTOLICA"

(Rubrica aperta al contributo dei lettori)(scrivere a redazione@lavocecattolica.it)

LA CONFESSIONE DIMENTICATA
Caro Direttore, complimenti per l'iniziativa. Sono già tra i suoi contatti. Mi sento di evidenziare un aspetto che avverto come importante. La celebrazione del sacramento della Confessione o Riconciliazione, avendo la possibilità di entrare in contatto con diverse parrocchie della provincia di Ancona, trova sempre più difficoltà ad essere celebrato. Ormai si assiste ad un "abbandono" dei confessionali per accostarsi senza problemi alla Eucarestia. La stessa catechesi del sacramento della riconciliazione è quasi assente. Un saluto affettuoso.
Francesco Freddi, Jesi (Ancona)

L'UNITA' DEI CRISTIANI INIZIA DAL PERDONO RECIPROCO
Inizia oggi (18 gennaio) la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Abbiamo avuto dei diverbi in settimana io mia moglie per cui la tensione è salita, non siamo stati capaci di trovare il tempo per chiederci perdono, sono cresciuti i musi e le incomprensioni, abbiamo vissuto delle ore tristi, molto tristi fino al momento in cui ci siamo riabbracciati perdonandoci se qualcosa avessimo commesso che all'altro potesse aver dato fastidio. Ci sono delle divergenze a volte con i nostri collaboratori per cui possiamo sembrare troppo rigidi, inflessibili, senza carità. È difficile a volte capirsi e il fraintendimento provoca tensioni, musi e atteggiamenti intolleranti. La medicina è ritrovarsi davanti al Santissimo, pregare insieme, chiarirsi, perdonarsi e ricominciare con umiltà. A volte abbiamo delle attese magari anche per impegni presi o avuti e quando queste vengono meno, ci sentiamo defraudati, traditi, magari da persone sulle quali ponevamo la massima fiducia. Il demonio su questo gioca tantissimo e vedo come siano moltissime le occasioni durante il giorno in cui non ci capiamo, in cui trattiamo male le persone, in cui prendiamo delle decisioni che poi vanno anche nostro scapito, ma che il nostro orgoglio e la nostra presunzione ci obbligano a prendere. Si rompono i rapporti, purtroppo, ma il Signore ci aiuti a non perdere la fiducia nell'uomo e a ricominciare ogni volta con lo stesso entusiasmo. Quante volte i giudizi che ci nascono all'interno ci impediscono di passare all'altro e di amare! L'unità con i cristiani, inizia da noi, dalle nostre famiglie. Prima di ricercare l'unità con gli altri cristiani, è fondamentale essere uniti tra noi. Come puoi amare l'altro che non conosci o conosci marginalmente, se non riesci ad essere unito e ad amare coloro che ti stanno vicini? Che il Signore ci dia sapienza, discernimento e molta umiltà per poter essere i primi a chiedere perdono e ad amare anche se questo amore a volte non è corrisposto o, peggio, è tradito. La nostra vocazione è l'amore, senza l'amore non andiamo da nessuna parte. E l'Amore, ricordiamocelo, e Dio! Buona settimana e buona preghiera perché il Signore ci illumini e ci dia pace.
Eugenio Marrone, Verona
In Internet: www.buongiornonelsignore.it


  
L'IDEOLOGIA GENDER
Inviato: lunedì 17 novembre 2014 12:29 - A: Giorgio Nicolini
Oggetto: L'ideologia Gender
Cari amici, venerdì ho partecipato ad un incontro sull'ideologia Gender presso la mia parrocchia. Un incontro forte, che ha scosso le coscienze di molti di noi e ci obbliga ad una riflessione e ad un'azione. Come molti sicuramente sapranno questa teoria afferma, in parole povere, che non necessariamente se hai un corpo da donna devi essere donna, puoi anche sentirti uomo in un corpo da donna. E così si vuole insegnare nelle scuole, fin dalla materna (i libri dell'Unar per la formazione degli insegnanti sono già pronti, ma sono stati momentaneamente bloccati), a far masturbare i bambini, ad avere in una parola una sessualità disordinata. Non vi sto qui a dire tutto, perchè sarebbe lungo, ma vi assicuro che ho sentito storie raccapriccianti. Mi limito quindi ad allegarvi questo opuscolo che ho preso venerdì e ad invitarvi a non chiudere gli occhi di fronte ad un'ideologia che destrutturando le persone, togliendo i valori di riferimento, le vuole rendere manipolabili. Fate girare queste notizie, perchè molti non sanno, e magari credono di agire in buona fede per il bene! Grazie per avermi letto fino a qui. Un abbraccio. 
Carla

PETIZIONE SULL'EMERGENZA EDUCATIVA NELLE SCUOLE
CONTRO L'IDEOLOGIA GENDER

Da: toni.brandi [mailto:toni.brandi@gtsalive.com]
Inviato: domenica 11 gennaio 2015 13:53
A: redazione@lavocecattolica.it

Oggetto: RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE DI UNA PETIZIONE CONTRO L'IDEOLOGIA GENDER
Gent. Prof. Nicolini, grazie per i vostri messaggi. Spero che abbiate passato delle serene e felici Sante Feste. Vi auguro un mondo di bene per il 2015, che sia l’anno della Riscossa Cristiana... Mi permetto di inviarvi questa petizione che ha già raggiunto le 40.000 firme e che credo incontrerà il Vostro consenso..
http://www.notizieprovita.it/petizione-sulleducazione-affettiva-e-sessuale-nelle-scuole
Siamo tutti consapevoli dell’emergenza educativa in cui ci troviamo: dei libretti, http://www.lostampatello.com, distribuiti negli asili nido e delle altre iniziative dell’UNAR nelle scuole. Il Governo cerca di evitare un aperto confronto con le Associazioni delle famiglie e dei genitori sull’educazione alla sessualità ed alla affettività. Oggi, l’unica maniera di indurre il Governo ad accettare questo dibattito è una petizione propositiva con almeno centomila firme affinché i nostri figli possano trovare nella scuola, non ideologie destabilizzanti come l’ideologia gender, ma progetti, corsi e strategie educative che permettano uno sviluppo sano della loro personalità, in armonia con la famiglia e con le istanze etiche necessarie ad una società solidale, ​rispettosa di tutti ed in primis della natura umana. Ti prego di diffonderla al massimo.
Firma e fai firmare, in nome dei tuoi figli e dei tuoi nipoti

http://www.notizieprovita.it/petizione-sulleducazione-affettiva-e-sessuale-nelle-scuole
Penso concorderete con l’iniziativa e vi chiederei di diffonderla al massimo. Grazie Toni.
In Gesù e Maria - Antonio Brandi
Presidente Pro Vita Onlus - www.notizieprovita.it

TELE MARIA propone IL VIDEO DEL GIORNO
(da vedere, scaricare e diffondere liberamente in Internet)


LA VERITA' DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI
della Santa Casa di Nazareth sino a Loreto
e le falsità razionaliste confutate dal Prof. Giorgio Nicolini

GUARDA un nuovo VIDEO cliccando sull'indirizzo seguente:
https://www.itstream.tv/play/MjAxMTk
LE CONFERME ARCHEOLOGICHE

LA SANTA CASA TANTO CARA AL CUORE DI DIO (Beato Pio IX, Bolla "Inter Omnia" del 26 agosto 1852)
Messaggio da Medjugorje a Mirjana del 2 Gennaio 2015
Cari figli, sono qui in mezzo a voi come Madre che vuole aiutarvi a conoscere la verità. Mentre vivevo la vostra vita sulla terra, io avevo la conoscenza della verità e con ciò un pezzetto di Paradiso sulla terra. Perciò per voi, miei figli, desidero la stessa cosa. Il Padre Celeste desidera cuori puri, colmi di conoscenza della verità. Desidera che amiate tutti coloro che incontrate, perché anch’io amo mio Figlio in tutti voi. Questo è l’inizio della conoscenza della verità. Vi vengono offerte molte false verità. Le supererete con un cuore purificato dal digiuno, dalla preghiera, dalla penitenza e dal Vangelo. Questa è l’unica verità ed è quella che mio Figlio vi ha lasciato. Non dovete esaminarla molto: vi è chiesto di amare e di dare, come ho fatto anch’io. Figli miei, se amate, il vostro cuore sarà una dimora per mio Figlio e per me, e le parole di mio Figlio saranno la guida della vostra vita. Figli miei, mi servirò di voi, apostoli dell’amore, per aiutare tutti i miei figli a conoscere la verità. Figli miei, io ho sempre pregato per la Chiesa di mio Figlio, perciò prego anche voi di fare lo stesso. Pregate affinché i vostri pastori risplendano dell’amore di mio Figlio. Vi ringrazio!
ORARIO DELLE SANTE MESSE
in tutta Italia
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Diffondete la buona stampa tra le persone vostre amiche e conoscenti. La buona stampa entra anche nelle case dove non può entrare il sacerdote, è tollerata persino dai cattivi. Presentandosi non arrossisce, trascurata non si inquieta, letta, insegna la verità con calma, disprezzata, non si lamenta (San Giovanni Bosco)
AVVERTENZE
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